lunedì 7 dicembre 2015

Il cinema è l'arma più forte: "Five Broken Cameras" di Emad Burnat e Guy Davidi


Five Broken Cameras è un atto politico prima ancora che un film. E non solo perché si fa carico di riportare allo spettatore la contestazione palestinese del villaggio di Bi'lin - nei territori occupati della Cisgiordania - contro la costruzione del muro da parte degli israeliani e contro l'espropriazione delle terre per l'edificazione di insediamenti abusivi, ma soprattutto perché contribuisce a interrogare la collocazione del cinema all'interno dell'universo mediatico contemporaneo:  a definire con chiarezza il suo ruolo, a ribadirne la necessità (con buona pace di quanti continuano a celebrare da anni l'estrema unzione per la settima arte) e a ribadire la forza di un'estetica che sia anche - e soprattutto - funzionale. (Re)interroga dunque la "specificità" del cinema non più su un piano ontologico ma su un piano fenomenologico.
Five Broken Cameras è capace di interferire con pacifica violenza nella comunicazione massmediatica riguardante la realtà di quei territori. E la comunicazione è sempre - necessariamente - un atto politico.

giovedì 7 novembre 2013

'900 al femminile - I mercoledì dell'arte di 6° Senso Art Gallery


La 6° Senso Art Gallery presenta “'900 al femminile”, incontri dedicati alla visione artistica contemporanea delle donne.

I Mercoledì dell'Arte sono un'iniziativa promossa dalla 6° Senso Art Gallery: gli incontri si terranno ogni mercoledì, dalle 19:30 alle 20:30, un appuntamento settimanale in cui giovani laureati parleranno di arti visive, architettura, cinema, fotografia, design.

sabato 31 agosto 2013

Il senso e l'utilità di una Rivoluzione Culturale. Risposta al giornalista e scrittore Roberto Tartaglia.


Le riflessioni che seguono nascono dall'esigenza di rispondere a un post di Roberto Tartaglia, giornalista e scrittore indipendente italiano, pubblicato sul suo sito ufficiale, e intitolato "Cultura: perché c'è bisogno di una rivoluzione culturale in Italia?".


Caro Roberto Tartaglia, 
ho letto con attenzione il tuo post. Mi ci sono imbattuto questa mattina digitando "rivoluzione culturale" su Google, e se l'ho fatto è proprio perché sto iniziando a pensare che sia giunto il momento di operare in questa direzione, dando però un valore concreto a questo concetto di "Rivoluzione" (aihmè talvolta fin troppo abusato e svuotato del suo significato), per attualizzarlo nel quotidiano e renderlo familiare anche alle orecchie e agli occhi di chi non si è mai posto un simile problema. 

venerdì 2 agosto 2013

Dal cinema alla letteratura... e ritorno. Intervista a Silvia Casini e La Ragazza con gli Occhi Verdi


Per la prima volta Cineclash non si occupa (direttamente) di cinema, ma di letteratura. E lo fa per due motivi ben precisi: perché Silvia Casini, autrice insieme alla blogger La Ragazza con gli Occhi Verdi (Lara) della raccolta di racconti Magia e altri amori, è un’appassionata lettrice di Cineclash, e soprattutto perché il suo percorso professionale ha intrecciato a più riprese il cinema, e l’ha portata a incastonare tra le pagine del libro alcune schegge di un immaginario cinematografico che le appartiene. 
Avendo avuto l’occasione di conoscere le autrici, ho pensato di rivolgere loro qualche domanda.

giovedì 18 luglio 2013

"The Rolling Stones. Crossfire Hurricane", di Brett Morgen


Potente, pirotecnico, penetrante. Laddove chiunque avrebbe realizzato un bel ritratto, Brett Morgen sceglie di incidere uno squarcio nella tela. Laddove molti si sarebbero adagiati nel tratteggiare scolasticamente i contorni di un'immagine scolpita nel mito - consapevoli che un certosino lavoro "di maniera" sarebbe risultato sufficiente a emozionare e incantare i fan dei Rolling Stones - Morgen sceglie di rischiare, imponendo un suo stile, e non tradendo mai per l'intera durata del film la sua personale idea di "racconto". 

venerdì 10 maggio 2013

Look Forward in Anger. Intervista a Michele Diomà


Un "giovane arrabbiato" del cinema italiano, ecco come definirei Michele Diomà. Un regista che ha scelto la via del cinema indipendente per realizzare la sua opera prima: L'ultimo sogno di Howard Costello. Un film assolutamente fuori dagli schemi che presto sarà possibile vedere anche in Italia, dopo l'apprezzamento ricevuto oltralpe.
Incuriosito dalla visione del trailer, e desideroso di comprendere i motivi che sono alla base di alcune scelte che hanno portato Diomà a dialogare con un cinema così lontano nel tempo - e ormai quasi del tutto estraneo al nostro orizzonte culturale/cinematografico - ho deciso di intervistarlo, discutendo con lui del suo film e dell'attuale sistema produttivo/distributivo del cinema italiano, cercando di comprendere quali possano essere gli elementi da mettere in gioco per la ricerca di nuove modalità espressive di cui il nostro cinema sembra avere un assoluto bisogno.

sabato 4 maggio 2013

IN SALA - "Il cecchino", di Michele Placido



In occasione dell'uscita nelle sale italiane del film Il cecchino, diretto da Michele Placido, ripropongo la recensione scritta durante il Festival Internazionale del Film di Roma, dove l'ultima opera del regista pugliese fu presentata in anteprima fuori concorso.